Il Sardo: origini, diffusione e varianti della lingua della Sardegna

Il sardo (nome nativo sardu o limba sarda in logudorese) è una lingua che appartiene al gruppo neolatino (romanzo) delle lingue indo-europee. È parlata nell'isola e Regione autonoma della Sardegna da circa 1,65 milioni di persone. Classificata come lingua romanza occidentale e considerata la più conservativa delle lingue derivanti dal latino, infatti, mentre le altre lingue neolatine andavano nei secoli modificandosi, la Sardegna, e quindi il Sardo, nel suo isolamento, conserva le caratteristiche originarie di questo linguaggio con le sue origini illustri, latina e greca.

Il XVIII segna la fine del dominio spagnolo, l’inizio di quello piemontese e per tutta la prima metà del secolo permane una situazione bilingue: lo spagnolo e il sardo.
In seguitolo stato Sabaudo impose l'uso dell'italiano come lingua ufficiale e contemporaneamente venne ridotto l'ambito d'uso del sardo, riducendosi solo ad uso familiare.

Ambito di diffusione
Come abbiamo detto viene parlato in quasi tutta l'isola di Sardegna da un numero di persone che oscillano tra 1.200.000 e 1.300.000 unità, generalmente bilingue (sardo/italiano) con esclusione della città di Alghero (dove è parlato un catalano di stampo barcellonese) e il centro di Arborea nel Campidano di Oristano (si avvicina di più ai dialetti italiani di tipo centro-meridionale.
e nelle isole minori limitrofe, tranne San Pietro e parte di Sant'Antioco (dove persiste il tabarchino, dialetto della lingua ligure).


Il Gallurese e il Sassarese per gli studiosi sono invece parlate sarde solo in senso geografico, mentre sotto il profilo linguistico sono considerati il primo come una variante del gruppo còrso, e il secondo come una varietà tra il corsò e il sardo, per la persistenza di prestiti lessicali e fonetici originari del logudorese.
L'area sardofona costituisce in ogni caso la più maggiore minoranza linguistica in Italia.

Le varianti
Il sardo viene comunemente distinto in due grandi gruppi varieta: il "logudorese-nuorese" (dialetti centro-settentrionali) e il "campidanese" (dialetti meridionali).
Il "logudorese-nuorese" viene parlato nella Sardegna centro-settentrionale da circa 400.000 abitanti.
Il sardo campidanese (parte centro-meridionale della Sardegna), Ogliastra e Sulcis-Iglesiente; Costituisce la varietà più diffusa nell'isola, da circa 900.000 abitanti.

Anche se hanno una morfologia e una sintassi fondamentalmente omogenee, le due varietà hanno rilevanti differenze di pronuncia e in alcuni casi anche lessicali. Tra i due gruppi principali la comprensione è comunque possibile.

La mutua comprensibilità tra varietà dipende anche da fattori extralinguistici, come l'atteggiamento del parlante nei confronti delle altre varietà. Esistono inoltre numerosi dialetti che presentano delle caratteristiche appartenenti ora all'una, ora all'altra macro-varietà e risulta difficile tracciare un confine preciso tra campidanese e logudorese-nuorese.

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