flora e fauna marina, fiori, pesci, minerali
Nei fondali della Sardegna si cibano, si rifugiano, si riproducono moltissimi tipi di organismi della flora e della fauna, sono presenti anche praterie, formate dalla posidonia, una pianta marina che cresce sott'acqua e che produce fiori e frutti.
Per chi ama le immersioni subacquei non è facile osservare a quote agibili il
corallo nero, considerato una vera rarità nel bacino del
Mediterraneo, si può osservare a Mortoriotto uno scoglio di fronte a Porto
Rotondo a 36 metri di profondità, che nonostante il suo nome, sembra quasi
brillare con il suo giallo intenso tra i rami rossi delle gorgonie.
In Sardegna, inoltre, è facile osservare, in quasi tutto il
mare della Sardegna
il corallo rosso a quote facilmente raggiungibili: a 20 metri
di profondità, mentre a Bosa e a Santa Teresa di Gallura, tra Alghero e Capo
Caccia si può osservare a soli 5 metri.
Pietre in riva al mare, Sardegna
Granchio
fiori di mare, Sardegna
Le rocce sin dai primi metri di profondità sono presenti da nuvole di
castagnole, da colorate donzelle, da tordi indolenti e da piccoli saraghi
fasciati, mentre saraghi maggiori, orate e tanute sono più difficili da vedere
perché sono sensibili alla presenza dell'uomo.
Il mare sardo racchiude tanti altri gioielli da scoprire: le vistose gorgonie
rosse e gialle, le aragoste e le grandi cernie, a maggiori profondità sono
presenti i dentici e fanno le loro incursioni gruppi di ricciole.
In Sardegna si trovano zone bellissime dove poter ammirare dei fondali marini
stupendi, solo per citarne alcuni come:
L’ambiente marino dell’Asinara che costituisce elemento di particolare pregio ed
interesse scientifico dovuto da un’elevata integrità e diversità delle comunità
floro-faunistiche, da una notevole bellezza paesaggistico, senza dimenticare
ottima qualità delle acque priva di contaminazione chimica.
Tra le zone più belle dell’Asinara, tra Cala d’Oliva e
Punta Trabuccato e in particolare nella Rada della Reale il fondale per
la maggior parte è sabbioso ed è presente un’estesa e integra praterie a posidonia
oceanica. Più a largo, intorno alla batimetrica dei 50 m, il substrato è
costituito da sedimento e detrito organogeno.
La posidonia è una pianta endemica del Mediterraneo, formata da
lunghe foglie nastriformi riunite in fasci. Le foglie più giovani sono al
centro, sono di una colorazione verde chiara, mentre quelle più vecchie
acquisiscono una tonalità verde scuro e brunastro.
Le praterie hanno un ruolo fondamentale contro l’erosione
costiera, stabilizzando i fondali incoerenti e limitando l’attività del moto
ondoso mediante l’apparato fogliare.
La struttura e la consistenza dei posidonieti sono considerati indicatori di
qualità dei sistemi costieri per la loro sensibilità nei confronti delle varie
attività antropiche (erosione costiera, inquinamento, azione meccanica dovuta a
ancoraggi e pesca).
Le praterie hanno un ruolo importante per biodiversità, perché diverse specie
bentoniche e nectoniche, alcune di grande interesse naturalistico e economico,
si nutrono, crescono e si riproducono all’interno di esse.
Mentre per quando riguarda la fauna marina, le specie rinvenibili lungo i fondali rocciosi della Sardegna
sono le corvine, i saraghi, gli
scorfani, i dentici, spigole, e diverse speci di labridi,
presente anche l’aragosta (Palinurus elephas) rinvenibile
nella fase adulta a profondità comprese tra 15 e 100 m in anfratti rocciosi e a
profondità minori quando sono giovani.
Rilevante è anche la presenza magnosa o della cicala di mare
(Scyllarides latus) che è stata inserita nella lista delle specie da
proteggere in quanto fortemente minacciata dal prelievo indiscriminato.
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