La Provincia dell'Ogliastra (in sardo Provìntzia de s'Ogiastra o Ollasta) è una provincia della Sardegna. collocata nella zona centro orientale della Sardegna e affacciata a sud e ad est sul Mar Tirreno, confina:a nord-ovest con la Provincia di Nuoro, a sud-ovest con la Provincia di Cagliari.
Il suo nome proviene dalla particolarità della zona ricca di olivastri millenari, sistemati in particolare a Santa Maria Navarrese e di grande interesse naturalistico.
La provincia comprende 23 comuni, 58.389 abitanti (il 3,6% della popolazione sarda) e si estende per 1.854 kmq (il 6,2% del territorio sardo). È la provincia meno popolata d'Italia.

L'Ogliastra si presenta come un vasto anfiteatro (2000 Kmq.), limitato a ovest da una massiccia catena di monti che si allunga a nord e a sud verso la costa, mentre un continuo gioco di spiagge, di rocce, di cale e di promontori, segna la lunga distesa sul mare.
E poi il mare: un alternarsi di pareti a picco, insenature, calette (Cala Luna, Cala Sisine, Baunei) e spiagge di sabbia finissima, l'ocra delle rocce su fondali marini cristallini.

Nelle grotte marine che si aprono nelle falesie calcaree della costa si può osservare a sorpresa di un avvistamento di qualche rara foca monaca, mentre nello stagno di Tortolì siincrociano esemplari di germani reali, fischioni, moriglioni e folaghe.
"Una montagna in mezzo al mare" appare l'Ogliastra a chi arriva con l'aereo dal cielo. Il profilo delle montagne non è compatto: si piega e lascia affiorare torrioni isolati: dai tacchi di Jerzu, Ulassai, Osini al torrione di Perda 'e Liana, dente calcareo preso a simbolo del territorio, assieme al Gennargentu e al Supramonte che rappresentano il cuore montano dell'isola.

Dal massiccio di Corongiu fino ai contrafforti di Montarbu (Seui), con un immenso parco ricoperto di ginepri secolari e lecci, tassi, agrifogli e querce e rarità botaniche. E poi il fenomeno carsico delle grotte di origine secondaria: "Su Marmuri" in territorio di Ulassai. "Is Angurtidorgius" a Perdasdefogu, visitabile solo con tecniche speleologiche. La voragine di "Su Sterru" (Il Golgo) che sprofonda per 300 metri.
Al visitatore che risale, le strade tortuose che portano all'interno, può osservare i contrasti, le persistenze frutto di un rapporto millenario tra l'uomo e la natura che appare negli ovili, nelle tombe dei giganti, nelle antiche sepolture chiamate domus de janas e nelle chiese campestri e, infine, nelle torri simbolo dell'identità sarda: i nuraghi.
Testimoni del tempo, assieme alle torri saracene sulla costa, i nuraghi raffigurano un sistema di geometria difensiva, successivamente di culto, della antica civiltà sarda.

La Sardegna è terra per preminenza di artigianato, fatto di tradizioni che si trasmettono di generazione in generazione. E' presente ad Ogliastra il trattamento del corallo, come anche la fabbricazione manuale di gioielli in filigrana d'oro e d'argento,
Nelle numerose botteghe della provincia di Ogliastra si possono ammirare inoltre i lavori dell'arte della terracotta, con eleganti combinazioni cromatiche e forme ispirate alla cultura nuragica.
Inoltre tegami, brocche e pentole realizzati ancora oggi con antichi sistemi di cottura; poi tappeti, scialli, tende e coperte creati a mano su antichi telai di quercia. Mentre dagli steli di giunco e dalla canna, abili mani danno vita a splendidi oggetti.

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